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Zizyphus jujuba
Enciclopedia naturale

Giuggiolo

FAMIGLIA: Ramnacee 
HABITAT: originario dell’Asia. Molto comune anche in Algeria, quest’alberello spinoso è tipico della regione mediterranea. Ha corteccia bruna e fiorellini gialli. Viene coltivato come pianta da frutta, ma vegeta anche negli incolti allo stato selvatico (2).

PARTE USATA: i frutti del giuggiolo sono utilizzati anche a scopo fitoterapico. Si usa la drupa, chiamata giuggiola, grossa come un’oliva, rossastra all’esterno, la cui polpa gialla e spugnosa ha un sapore dolce e mucillaginoso. Un nocciolo legnoso ne occupa il centro. Dopo la raccolta in settembre – ottobre, le giuggiole vengono sottoposte all’essicazione (3).

COMPOSIZIONE CHIMICA: la pianta di Giuggiolo contiene saponine triterpeniche (jujubosidi), alcaloidi isochinolinici (zizifusina) e ciclopeptidici (daehucicloptide-I), flavonoidi, mucillagini, tannini, triterpeni (acido oleanolico, ferulico, betulinico), vitamine (A, B2, C), calcio, fosforo, ferro, zuccheri (saccarosio, glucosio, galattosio, fruttosio) e aminoacidi.

ATTIVITÀ PRINCIPALI: emolienti e bechiche; sedativa (4).

MECCANISMO D’AZIONE: dagli approfondimenti scientifici disponibili si ipotizza che il meccanismo d’azione dei jujubosidi sia quello di provocare una inibizione dell'attività del sistema monoaminergico con conseguente diminuzione dei livelli di neurotrasmettitori amminici centrali (5). Questa azione si rivela utile nel riequilibrio degli stati eccitatori dove la stimolazione dei recettori monoamminergici comporta una sovraeccitazione del sistema nervoso centrale, con conseguente comparsa di iperattività, agitazione, insonnia e disturbi d’ansia.

L’azione maggiormente riscontrata riguarda la modulazione del sistema della serotonina (6). Il profilo fitochimico della pianta è oggi solo parzialmente noto con isolamento e caratterizzazione chimica e biologica di diversi componenti bioattivi. Responsabili degli effetti osservati a livello centrale sono principalmente le saponine, insieme ad alcuni alcaloidi e flavoni glicosidici.

Nei semi sono stati identificati altre molecole, come l’acido betulico e l’acido oleanolico, strutturalmente correlate ai costituenti attivi isolati nel Panax Ginseng, pianta tradizionalmente impiegata come tonico e ansiolitico. Inoltre, i jujubosidi hanno mostrato capacità inibitoria del rilascio di istamina.

EVIDENZE SCIENTIFICHE SUL MECCANISMO D’AZIONE:

L’azione ansiolitica ed ipnoinducente del giuggiolo è legata alla modulazione del sistema della serotonina con azione principale sul recettore 5-HT (1a) e con un’azione più modesta sul 5-HT (1b).

•             Studio 1

J Ethnopharmacol. 2009 Jul 30;124(3):421-5. doi: 10.1016/j.jep.2009.05.040. Epub 2009 Jun 6.

Interactions of Magnolia and Ziziphus extracts with selected central nervous system receptors.

Koetter U1, Barrett M, Lacher S, Abdelrahman A, Dolnick D.

Per identificare i bersagli farmacologici anche di Ziziphus spinosa (ZE) sono stati eseguiti test di affinità con i recettori del sistema nervoso centrale legati a sonno e rilassamento. Le analisi di affinità di legame sono state eseguite su: adenosina A (1), dopamina (t, D (1), D (2S), D (3), D (4.4) e D (5)), serotonina (, 5-HT (1A), 5-HT (1B), 5-HT (4e), 5-HT (6) e 5-HT (7)) e recettore GABA per le benzodiazepine.

  • Azione antagonista del giuggiolo sul recettore 5-HT (1a)

  • Modesta azione antagonista del giuggiolo sul recettore 5-HT (1b)

•             Studio 2

Phytomedicine. 2010 May;17(6):404-9. doi: 10.1016/j.phymed.2010.01.014. Epub 2010 Feb 20.

Potentiating effect of spinosin, a C-glycoside flavonoid of Semen Ziziphi spinosae, on pentobarbital-induced sleep may be related to postsynaptic 5-HT(1A) receptors.

Wang LE1, Cui XY, Cui SY, Cao JX, Zhang J, Zhang YH, Zhang QY, Bai YJ, Zhao YY.

Risultati preliminari su ratti hanno messo in evidenza come alcune molecole contenute nel fitocomplesso di giuggiolo sono in grado di potenziare l’azione ipnoinducente del pentobarbital attraverso la modulazione del Sistema della serotonina. I risultati hanno messo in evidenza come questa azione è motivata dall’attività antagonista della spinosina del giuggiolo sui recettori 5-HT1. L’azione antagonista sui recettori serotoninergici si esplica migliorando il tempo di latenza del sonno, il sonno REM, il sonno NON REM ed aumentando le ore dormite totali.

•             Studio 3

J Ethnopharmacol. 2010 Jul 6;130(1):163-6. doi: 10.1016/j.jep.2010.03.023. Epub 2010 Mar 27.

Hypnotic effect of jujubosides from Semen Ziziphi Spinosae.

Cao JX1, Zhang QY, Cui SY, Cui XY, Zhang J, Zhang YH, Bai YJ, Zhao YY.

Valutare l’effetto ipnoinducente dei jujubosidi sia nelle ore diurne che in quelle notturne.

Somministrazione di jujubosidi 9 mg / kg una volta al giorno per 3 giorni in due gruppi di ratti: ratti normali e ratti trattati con pentobartbital. I parametri valutati sono stati l’andamento di EEG (elettroencefalografia) e EMG (elettromiografia).

  • Durante il giorno (09:00-15:00) i jujubosidi hanno aumentato significativamente, sui ratti normali, il sonno REM senza interferire sul sonno N-REM.

  • Durante la notte (21:00 -03:00) i jujubosidi hanno aumentato significativamente, sui ratti normali, il sonno totale, il sonno N-REM senza interferire sul sonno REM e sul sonno ad onde lente (SWS).

  • Sui ratti trattati con pentobarbital, l’aggiunta di jujubosidi ha migliorato l’azione del farmaco, incrementandola.

TOSSICITÀ ED EFFETTI SECONDARI: la letteratura non segnala effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale.

CURIOSITÀ: Fu introdotta in Italia negli ultimi anni del regno di Augusto e fu Galeno per primo che la segnalò atta a “diminuire il calore del sangue”. Nel Medioevo le vennero riconosciute proprietà bechiche. Tale uso durò fino all’inizio del XIX secolo, quindi cadde nell’oblio.

Zizyphus viene da Zizouf, nome arabo della pianta (4).

Si può trovare tra le componenti di vagonotte®  vagonotte® MEL

Bibliografia:

1. Ziziphus Jujube, in Germplasm Resources Information Network (GRIN);
2. Gerard Debuigne, Enciclopedia delle piante della Salute, Gremese Editore, Roma, 2004;
3. Christian Valnet, l’erborista – erbe e piante medicinali, Edizioni Rei, Agosto, 2016;
4. Enrica Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, II Edizione, Tecniche Nuove, Milano, 2006;
5. Cao JX et al. Hypnotic effect of jujubosides from Semen Ziziphi Spinosae. J Ethnopharmacol. 2010;
6. Wamg LE, Bai YJ, Shi XR, Cui XY, Cui SY, Zhang F, Zhang QY, Zhao YY, Zhang YH. Spinosin, a C-glycoside flavonoid from SEMEN Zizhiphi Spinozae, potentiated pentobarbital-induced sleep via the serotonergic system. Pharmacol Biochem Behav. 2008.