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Propoli

E' un prodotto apistico, che assicura la disinfestazione dell'alveare e quindi protegge la salute delle colonie delle api.

PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: soluzione idroalcoolica titolata almeno a 30 mg/ml in galangina, estratto secco nebulizzato e titolato in galangina min.8%. Il dosaggio giornaliero della soluzione idroalcoolica va da 60 a 90 gocce al giorno suddivise in due somministrazioni al giorno lontano dai pasti, quello dell'estratto secco va da 400 a 600 mg al giorno, suddiviso in due somministrazioni lontano dai pasti.

COMPOSIZIONE CHIMICA:  resine e balsami, che rappresentano il 50-55% del peso dell'estratto.
Cera, che rappresenta  il 25-35% del peso dell'estratto. Flavonoidi di vario tipo, che rappresentano il 10% del peso dell'estratto. Questa frazione è caratterizzata dalla galangina e da molti altri flavonoidi.Polline, che rappresenta  il 5% del peso dell'estratto.Minerali, che rappresentano il 5% del peso dell'estratto.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:
Azione antibatterica:
è uno dei migliori antibatterici naturali, la cui attività è di tipo sia batteriostatico, cioè capace di danneggiare i batteri ma non di ucciderli, sia battericida, cioè capace di distruggere i germi con cui viene a contatto. L'azione battericida si osserva a concentrazioni elevate del fitocomplesso, mentre a quelle più basse prevale quella batteriostatica. Tale azione sembra dovuta agli acidi organici e ai flavonoidi.
Tale azione antibatterica è dovuta soprattutto ai danni al nucleo della cellula batterica provocati dalla propoli, ma anche alla riduzione della produzione di acido folico e a danni ai mitocondri e alla membrana cellulare. E’ anche capace di inibire di circa il 50% la capacità dei batteri di aderire alle cellule ospiti e quindi di infettarle.
Azione antivirale: alcuni studi indicano che il propoli ha una valida azione su molti ceppi di virus, tra cui quelli dell'influenza e dell'herpes. Questa azione è spiegabile in buona parte con la capacità della propoli di impedire sia l’aggancio dei virus alle cellule bersaglio sia la loro capacità di penetrare all’interno di esse infettandole.
Azione antimicotica: il propoli è attivo su molti funghi che interessano lo strato superficiale della cute, mentre è poco efficace su quelli che si localizzano in profondità. Questa attività è presente sia prendendo la propoli per bocca sia applicandola, opportunamente diluita, sulla parte interessata.
Azione anestetica locale e anti-infiammatoria: è di buona entità, simile a quella di alcuni anestetici locali, e sembra dovuta a principi attivi contenuti nella parte balsamica. L’azione anti-infiammatoria della propoli è dovuta soprattutto alla sua capacità di inibire l’azione di alcuni enzimi che stimolano la produzione di alcune sostanze, come ad esempio i leucotrieni, dotate di intensa azione favorente l’infiammazione.
Azione immunostimolante: pare che il propoli abbia una valida azione immunostimolante  e sia in grado di aumentare la resistenza dell'organismo contro virus e batteri, soprattutto stimolando  l'attività dei globuli bianchi. Infatti è stato notato un aumento del numero di queste cellule e dei macrofagi e della loro capacità di attaccare e distruggere gli ospiti indesiderati. Sicuramente rilevanti a tal fine sono i flavonoidi e la vitamina C presenti in questa sostanza.
Azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi, legata soprattutto ai flavonoidi, agli acidi organici e alle vitamine C ed E. La propoli sarebbe in grado di intrappolare la maggior parte dei radicali liberi e di inibire il fenomeno della perossidazione lipidica, che danneggia gravemente molti tessuti.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI: alcuni soggetti riferiscono occasionalmente secchezza della bocca e dolori allo stomaco di discreta entità, talora associati a diarrea, che peraltro scompaiono prontamente con la sospensione del trattamento. Può anche provocare reazioni allergiche cutanee in soggetti particolarmente predisposti, che regrediscono con la sospensione del trattamento.
Non è consigliabile in gravidanza e durante l’allattamento. Può invece essere usata nel bambino.